mercoledì 12 agosto 2015

Italia, madre o matrigna

di Cesar Techio
Economista – Avvocato

Non è del senso comune, del modo di pensare della maggioranza delle persone o delle nozioni facilmente ammesse alla prima notizia, che è solito esecrare innocenti, che passo ad analizzare aspetti fondamentali della difesa di Henrique Pizzolato, ex direttore di marketing della Banca del Brasile, condannato per unanimità per corruzione passiva, lavaggio di denaro e peculato doloso dal STF (Supremo Tribunale Federale brasiliano).

Lui è stato accusato di aver autorizzato personalmente antecipazioni di pagamenti della pubblicità del 'FUNDO VISANET', nel valore di 73,8 milioni di reais, risorse che avrebbero alimentato uno scandalo, conosciuto come 'mensalao', secondo l'accusa. In cambio, avrebbe ricevuto un pacco con 326 mille reais. Tuttavia, dalle prove apparre uno sbaglio giudiziale che rimane negli annali della storia come quelli uguali a Gesù Cristo, quando la moltitudine, per motivi inconfessabili e insufflata dalla mass media dell'epoca, lo condanarono e lo urtarono alla morte.

Le contundenti prove sono state stranamente ignorate, agli orecchi del Ministro (giudice) Joaquim Barbosa, relatore dell'azione penale 470, anche se la difesa ha gridato a gran voce.

Funzionario di carriera della Banca del Brasile per 33 anni (pertanto non indicato alla carica) è stato accusato di deviare denaro pubblico di un fondo privato che appartiene a 26 azionisti, tra i quali la Banca del Brasile. La VISANET è un'impresa multinazionale con autonomia di gestione interna, amministrata da comitati interni, independenti e senza qualsiasi vincolo con la Banca del Brasile, i quali decidono se approvano o no le spese con pubblicità. La difesa è grande nel dimostrare le prove secondo le quali Henrique Pizzolato non è mai stato gestore, neanche ha fatto parte o ha avuto qualche potere per liberare denaro della VISANET.

Il documento dell'Istituto di Criminalista della Polizia Federale n. 2828, di 2006, ha concluso l'indagine realizzata nella VISANET, indicando i nomi delle persone resposabili per tutti gli avvenimenti e transazioni dell'azienda, in cui il nome di Henrique Pizzolato non è stato nemmeno nominato una volta. Nonostante, il Procuratore Generale (pubblico ministero) ha fatto una lettera coinvolgendo il suo nome, un assurdo innaccettabile.

Dal video del giudizio che ho seguito parecche volte, secondo il voto dei giudici, Henrique Pizzolato è accusato quattro volte di peculato - deviazione di denaro - della VISANET, dove appaiono date e valori certi.

Tuttavia, la difesa dimostra che consultando i documenti che si trovano negli atti del processo, nelle date citate, le autorizzazioni di trasferenza di valori sono da lavra di altre due persone.

La difesa é prodiga nel dimostrare che la lettera di nomina della Banca del Brasile, con registro in studio notariale, mostra un'altra persona come responsabile per tutti i ricorsi (soldi), rapporti e transazioni tra la VISANET e la Banca del Brasile. Henrique Pizzolato è accusato di agire da solo.

Tuttavia, lo statuto della Banca del Brasile torna impossibile qualsiasi decisione individuale nella liberazione di valori. Tutte le decisioni sono collegiate e realizzate da Comitati: chi fa la domanda non contratta; chi contratta non paga; chi paga non fiscalizza; di conseguenza chi fiscalizza non contratta. Ma, la peggio delle ingiustizie che il nostro compaesano soffre con una sentenza che dovrà essere annulata e rivista, è il disprezzo per la sua cittadinanza da parte del Governo Italiano.

Henrique Pizzolato, certamente non può essere paragonato a Cesare Battisti, un terrorista condannato dalla Giustzia Italiana all'ergastolo, dovuto la morte codarda di cittadini italiani, la cui permanenza in Brasle è stata uno scherno alla promessa bilaterale di reciprocità tra Italia e Brasile, che si sperava fosse osservata dall'allora presidente della Repubblica Brasiliana Luis Inacio Lula da Silva. Nel caso di Pizzolato sembra mancanza di umanità del governo italiano che disprezza la cittadinanza concessa ad un 'oriundo'. Sarà che non basta i suoi ascendenti essere stati espulsi dalla patria madre, l' Italia a causa della fame e della miseria? Il debito dell'Italia verso i suoi discendenti in un caso come questo - dovrebbe essere pagato con un minimo di rispetto e sensibilità in modo di evitare che Henrique Pizzolato sofresse rischi alla sua integrità fisica ed emozionale nelle marcite, disastrose e notoriamente mostruose galere brasiliane.

Titolo originale: “HENRIQUE PIZZOLATO: ITALIA, madre o matrigna.”
Testo pubblicato il 17 giugno 2015

Nessun commento:

Posta un commento