mercoledì 3 giugno 2015

L’impianto (inesistente) dell’accusa nel mensalão

“La menzogna è stata il generatore di tutte le verità, mezze verità, indizi non valutati e indizi manipolati che hanno conferito la dimensione dello scandalo e lo spirito del processo del ‘mensalão’.Janio de Freitas 14/10/2012- FSP

Quale menzogna?
Nel processo del "mensalão", la peggior menzogna è stata considerare che del denaro pubblico della Banca del Brasile sia stato deviato per pagare i parlamentari.
La Banca del Brasile ha inviato molti documenti ai giudici del Tribunale supremo federale che chiariscono e che dimostrano che nessun centesimo della Banca del Brasile è stato deviato.
In tutti i documenti la Banca afferma che i soldi in questione (73 milioni di reais) non erano denaro pubblico, perché non appartenevano alla Banca del Brasile. Si trattava di denaro appartenente ad una società privata chiamata Visanet, una società che rappresentava il marchio Visa di proprietà d’una azienda multinazionale americana.
Non era solo la Banca del Brasile ad affermare che il denaro apparteneva alla Visanet; la stessa Visanet ha dichiarato che il denaro era di sua proprietà.


Allora il denaro è stato deviato dalla Visanet?
No. La Visanet ha presentato un documento, che è nel processo, in cui dichiara che il denaro è stato completamente utilizzato in campagne pubblicitarie, dunque non c’è stata alcuna deviazione di denaro. In altre parole, la proprietaria del denaro – la Visanet – ha affermato che il proprio denaro di non è stato deviato.

Banchiere e bancario
In Brasile ci sono parole diverse per riferirsi a chi è proprietario di banca e a chi è impiegato di banca. Nella lingua portoghese chi è proprietario della banca è chiamato banchiere, chi è impiegato di banca è chiamato bancario. Nella banca del Brasile ci sono il presidente, 7 vicepresidenti  – queste posizioni sono posizioni politiche – e approssimativamente 28 direttori, cioè 28 direzioni. Per essere direttore della Banca del Brasile è obbligatorio essere dipendente di carriera della banca (essere ammesso tramite concorso pubblico). Nella banca del Brasile non esistono decisioni individuali. Qualsiasi decisione, su qualsiasi questione è documentata e firmata, almeno, da 2 dipendenti (ma nella maggior parte dei casi da collettivi di funzionari).
Pizzolato è stato un dipendente della Banca del Brasile, ovvero bancario (assunto attraverso concorso pubblico nel 1974) ed è stato nominato direttore di marketing dal presidente della banca il 17 febbraio 2003. 

Il denaro che appartiene ad una società privata è denaro pubblico?
Il pm ha accusato Pizzolato di aver deviato denaro pubblico della Banca del Brasile. La Banca del Brasile ha dichiarato che il denaro non apparteneva alla Banca, era di proprietà della Visanet società privata, ma i giudici hanno giudicato che il denaro della Visanet fosse denaro pubblico.
Proviamo a spiegare meglio.
Il denaro in questione apparteneva alla Visanet. Si trattava di denaro che componeva un fondo di pubblicità chiamato “Fondo d'Incentivazzione Visanet” creato nell 2001 da Visanet. Questo denaro è stato distribuito alle varie banche brasiliane (2001 a 2005) con un solo scopo: essere utilizzato per fare pubblicità delle carte di credito della marca Visa. La Visanet ha detto: “Il denaro del Fondo d'Incentivazzione è denaro privato che appartiene alla Visanet. Non c'è una parte che appartiene a nessuna banca, né alla Banca del Brasile.“ (documento nel processo)
I due documenti riportati di seguito, uno della Banca del Brasile, l’altro della Visanet, dimostrano che il denaro del Fondo non era costituito con denaro della Banca del Brasile ed era di proprietà della Visanet.

La Banca del Brasile, nel documento “Relazione di audit, 7.12.2005”, afferma:
La Visanet, nel documento “Regolamento di Costituzione ed Uso del Fondo di Incentivo Visanet”, afferma:
Chi aveva il potere di ordinare pagamenti con il soldi del fondo Visanet?
Per condannare Pizzolato per appropriazione indebita, i giudici hanno affermato "non importa se il denaro è pubblico o è privato, ciò che conta è che il direttore marketing della Banca del Brasile, Pizzolato, ha ordinato indebitamente di trasferire il denaro dal fondo Visanet per il conto bancario dell’agenzia DNA Propaganda."
La polizia federale brasiliana, che ha indagato il “caso Visanet” su richiesta del giudice Joaquim Barbosa, ha prodotto un report - Relazione 2828 – in cui si afferma che nella Banca del Brasile c’èra un funzionario incaricato di amministrare tutte le questioni della Visanet: un gestore del fondo d’incentivazione Visanet – un funzionario che ha richiesto alla Visanet di trasferire i soldi all'agenzia DNA Propaganda. Questo funzionario era subordinato al direttore di un’altra direzione della Banca del Brasile – Direzione vendita al dettaglio (Varejo) – responsabile del settore delle carte di credito e anche responsabile della gestione del denaro del fondo Visanet.
La polizia federale risponde alla domanda:

La polizia federale che ha analizzato i documenti della Visanet relativi al fondo d’incentivazione, non ha trovato nessun documento firmato da Pizzolato. Invece TUTTI i documenti che sono stati inviati alla Visanet sono stati firmati dal gestore, il funzionario nominato dalla Banca del Brasile come "l'unico responsabile incaricato di amministrare tutte le questioni relative all’azione d’incentivazione del Fondo Visanet". La Visanet ha effettuato i pagamenti direttamente nel conto bancario dell’agenzia DNA Propaganda, conforme alle domande presentate e firmate dal gestore del fondo Visanet, Sig. Léo Batista dos Santos (periodo 2002-2005).
La polizia federale, ancora rispondendo alla domanda “a chi competeva la gestione delle risorse del Fondo d’Incentivazione Visanet, trasferite alla DNA Propaganga Ltda.” ha affermato:
La relazione 2828 fatta dalla polizia federale descrive chi erano i responsabili per la gestione del denaro del fondo Visanet che, infatti, hanno determinato e fatto i trasferimenti di denaro per l’agenzia DNA Propaganda. Pizzolato che non ha mai determinato nessun pagamento con il denaro della Visanet, nè aveva accesso al conto bancario della DNA Propaganda è stato l’unico dipendente della Banca del Brasile a essere accusato nel processo dell’Azione penale 470.

Un'accusa ingiusta
Inspiegabilmente i giudici hanno condannato Pizzolato per appropriazione indebita e “sviamento’ di denaro del Fondo d’Incentivazione Visanet.
Inspiegabilmente i giudici hanno ritenuto 1) che il denaro apparteneva alla Banca del Brasile; 2)che Pizzolato ha ordinato pagamenti con il soldi della Visanet; 3) che il denaro è stato deviato.
È inspiegabile la condanna di Pizzolato, perché il denaro definito “deviato” (73 milioni di reais), è stato infatti utilizzato in 93 campagne pubblicitarie (nel 2003 e 2004) che conoscono milioni di Brasiliani, trasmesse in tv e pubblicate su riviste e giornali. Azioni di marketing realizzate con il denaro del fondo Visanet hanno posizionato la Banca del Brasile al primo posto tra le banche brasiliane, per numero di clienti e per il volume della fatturazione nell'utilizzo delle carte di credito di marca Visa.
Anche se i giudici non hanno visto nessuna delle campagne pubblicitarie, dovrebbero avere letto il documento della Banca del Brasile che è nel processo e che dice:



 
 
 


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